Il primo viaggio on the road lo feci con una Toyota pick-up, Italia-Capo Nord. 12000 km attraverso Germania, Danimarca, Norvegia. Partii alla fine di Settembre, il clima ed il periodo non erano azzeccati, ma dovetti continuamente rinviare la partenza per ultimare i lavori alla macchina.
non poteva mancare una tappa sulle Dolomiti prima del grande salto
pecore al pascolo oltre il circolo polare artico
la mia dimora viaggiante.
Poter essere autosufficiente
mi rendeva libero. Mangiare
fermandomi in posti incantati
non incontravo anima viva
spesso per centinaia di chilometri
Arrivare a Capo Nord è stata un'emozione fortissima, ma
accompagnata da un grande senso di solitudine e nostalgia.
L'arrivo rappresentava la fine di un grande sogno che mi portavo dentro da anni. Non ricordo bene quanto tempo rimasi in quel punto tanto ambito, pochi minuti credo. Il desiderio di rimettermi in cammino prevalse rapidamente per studiare un nuovo itinerario lungo la via del ritorno.
Costruii infatti una cellula abitativa in vetroresina, rinforzata e coibentata, capace di ospitarmi come in un piccolo alloggio. All'interno avevo studiato e previsto ogni genere di "confort": fuochi per cucinare, stipetti portatutto, acqua in taniche, tavolino pieghevole e luce. Il tutto in 2 mq per una altezza di 1 m. Il viaggio durò circa 1 mese. Attraversare i fiordi, il circolo polare artico, le steppe sconfinate, resta ancora oggi tra i più bei ricordi tra i tanti viaggi lontano. La solitudine e la pienezza che quei luoghi mi hanno regalato restano indelebili nella mia mente.
Durante il ritorno, da Bergen, mi imbarcai per attraversare il mare del nord sino a New Castle in Inghilterra. La guida "contromano" fu una vera prova di sangue freddo attraverso una caotica Londra.
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